Malattia: non può trasformarsi in un arresto domiciliare

Comunicato stampa della Gilda degli insegnanti

16 Luglio 2008
AREA STAMPA

"Secondo quanto stabilito dal decreto legge 112/2008, il dipendente pubblico costretto a chiedere un congedo per malattia può godere di una sola ora al giorno fuori casa. Praticamente gli sono concessi appena 60 minuti "di aria", quasi come se si trovasse agli arresti domiciliari".

A denunciarlo è la Gilda degli Insegnanti, commentando l´articolo 71 della normativa appena varata dal Governo.

"Nei giorni di malattia - spiega l´associazione - al dipendente viene corrisposto solo il trattamento economico fondamentale. Niente indennità, quindi, o salario accessorio. La norma che vorrebbe colpire l´assenteismo dei pubblici dipendenti, oltre che tagliare la busta paga, nei fatti limita la libertà delle persone e condanna l´ammalato ad una sorta di arresti domiciliari. Un conto è punire chi approfitta, con la complicità del medico, delle norme che garantiscono i diritti dell´ammalato - conclude la Gilda - altro discorso è varare norme disumane che ledono la dignità delle persone".

Roma, 16 luglio 2008
Ufficio stampa Gilda degli insegnanti



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