Precari e investimenti su reclutamento e formazione, i numeri non sono un’opinione

Di Meglio: "Ci riesce davvero difficile capacitarci dei dati diffusi dal ministero"

11 Maggio 2022
AREA STAMPA

“I numeri non dovrebbero essere un’opinione neanche per il ministero. E, invece, ci riesce davvero difficile capacitarci su quelli che vengono comunicati da viale Trastevere. Per quanto riguarda i precari, per esempio, l’unico numero certo di cui disponiamo riguarda gli oltre 200mila attualmente in servizio, mentre il ministero annuncia che si starebbe apprestando all’immissione in ruolo di 200mila docenti”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti. 

“Inoltre, si è parlato di 800 milioni del Pnrr che saranno investiti per la formazione di 650mila docenti entro il 2025, eppure negli articoli del decreto 36 riguardanti reclutamento e formazione risulta che dal Pnrr vengono prelevati soltanto 8 milioni per la Scuola di Alta Formazione e 17 per la scuola dell’infanzia e primaria. Tutti gli altri 740 milioni - sottolinea il coordinatore nazionale della Gilda - sono ricavati da tagli sulla card del docente e sugli organici. Tra l’altro, ci domandiamo come si possa giustificare in questo caso il carattere di urgenza che contraddistingue lo strumento legislativo utilizzato, visto che ben poche risorse vengono attinte dal Pnrr per il reclutamento e la formazione, come dimostra l’analisi dei dati che la Gilda ha condotto. Analisi resa, per giunta, complessa dai numerosi rinvii ad altre norme, restando nella scia dell’uso italico di scrivere in un linguaggio ben poco comprensibile ai non addetti ai lavori”. 


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