SCUOLA, AUDIZIONE SENATO DDL ESAME DI STATO, GILDA: TEMI CRUCIALI AFFRONTATI IN MODO PARZIALE

L'audizione al Senato della FGU 

17 Settembre 2025

Questa mattina si è tenuta presso la VII Commissione Cultura, scienza e istruzione del Senato, l’audizione sul decreto legge 127 del 9 settembre 2025, recante misure urgenti per la riforma dell'esame di Stato. La delegazione della Federazione Gilda Unams presente, il presidente nazionale FGU Orazio Ruscica e la dirigente nazionale Patrizia Basili, ha espresso forti criticità e dissensi su diversi punti del provvedimento.

La riduzione del numero dei commissari d’esame, per esempio, secondo la FGU rappresenta un grave impoverimento del valore simbolico e culturale dell’esame di maturità, che è un momento di crescita e la presenza di commissari esterni ne garantisce terziarietà, arricchimento e confronto tra realtà scolastiche diverse. Ridurre i commissari significa impoverire l’esame, per questo la riforma appare dettata più da una mera volontà di risparmio piuttosto che da ragioni didattiche.

Dissenso totale è stato espresso sull’art.2, riguardo la filiera tecnologica professionale, la FGU denuncia come si voglia rendere ordinamentale una sperimentazione ancora in corso, dai risultati non valutabili e che ha raccolto una scarsa adesione da parte di scuole e famiglie. Particolarmente grave, secondo la Federazione, è l’imposizione ai Dirigenti Scolastici di candidare i propri istituti, scavalcando gli organi collegiali e violando l’autonomia scolastica.

In merito al rinnovo del CCNL 2022-24, la FGU pur accogliendo positivamente lo stanziamento dei 240milioni di euro, le ritiene risorse insufficienti per recuperare la perdita di potere d’acquisto subita dal personale scolastico.

Positiva, invece, la misura sull’assicurazione sanitaria che in ogni caso è stata finanziata con risparmi e non con nuove risorse.

Infine, per quanto riguarda il precariato, la Federazione ha ribadito che la proroga del sistema delle supplenze tramite ordinanza non risolve il problema, ma rischia di cronicizzarlo. È urgente avviare un tavolo per la revisione del regolamento delle supplenze.

“Il DDL in questione ha un approccio che non può soddisfare i principi per cui noi ci battiamo come organizzazione sindacale. La Scuola italiana è un bene comune fondamentale e il dl in esame affronta temi cruciali ma in modo parziale e a tratti inadeguato. Come fgu chiediamo con forza investimenti strutturali e non misure straordinarie, rilancio della contrattazione collettiva, valorizzazione del ruolo educativo della scuola senza logiche di risparmio o interventi emergenziali. La scuola italiana merita stabilità investimenti e rispetto”. E’ il commento del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana.

Così in una nota la Gilda degli Insegnanti





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