SCUOLA, CENTRO ESTIVO NEGATO, GILDA: ESCLUSI PERCHE’ FIGLI DI DOCENTI, CATEGORIA SEMPRE PIU’ DISCRIMINATA

Il caso a Cesena 

04 Giugno 2025
AREA STAMPA

“Quanto accaduto a Cesena è paradossale, ai limiti del ridicolo, un fatto che penalizza una categoria già vessata, da stipendi miseri, precarietà e lavoro sommerso”. E’ quanto afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana riguardo la decisione del Comune di Cesena di escludere i figli degli insegnanti dai centri estivi.

“Affermare che ‘i docenti tanto a luglio non lavorano’ – dichiara Castellana – negando l’asilo estivo ai loro figli, è uno stereotipo che va combattuto. Gli insegnanti, come prevede il CCNL, a luglio iniziano il periodo di ferie, non un congedo facoltativo. E le ferie, come per tutte le altre categorie, sono un diritto del lavoratore e non un criterio per essere esclusi da un servizio oltre che pubblico, fondamentale per le famiglie”.

In realtà, inoltre, anche nel mese di luglio i docenti continuano con attività di formazione, corsi di recupero, commissioni d’esame o svolgono attività autonome per integrare il reddito.

“Quello che accade al nostro comparto è discriminatorio – continua Castellana – se estendessimo questo principio, anche un dipendente privato in ferie a novembre dovrebbe vedersi negato l’accesso all’asilo. In un momento in cui assistiamo ad un preoccupante calo demografico – chiosa – applicare misure restrittive non incentiva di certo la natalità, oltre che, ancora una volta, fa sì che questa categoria sia sempre più marginalizzata e dimenticata”.

Lo scrive in una nota la Gilda degli Insegnanti


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